Provenza-Linguadoca
In lungo e in largo per le Camargue
Questa piccola porzione di terra ai confini del mare sembra un universo parallelo rispetto alla classica Provenza ma allo stesso tempo ne è infinitamente complementare. E’ un lembo di terra composto da100.000 ettari di sabbia, paludi, stagni e risaie, un immenso parco di natura selvaggia e incontaminata, un tripudio di colori e di scorci inviolati, in cui l’uomo sembra essere ancora un ospite temporaneo.
Fra fenicotteri rosa che placidamente camminano nell’acqua al tramonto rosso acceso, tori indomiti che pascolano nella brughiera e cavalli bianchi che vivono allo stato brado, questo fazzoletto di natura stupisce e affascina, spazzato dal vento impetuoso e scottato da un sole infuocato, che spacca la terra e accende i colori.
La Camargue rapisce il cuore per il carattere duro della sua natura e dei suoi abitanti, ancora profondamente legati alle tradizioni e che preferiscono le zanzare ai turisti: non è un caso raro ma la normalità imbattersi in vecchiette in costumi tradizioni, nei guardian (i butteri) col cappello di feltro nero, camicia a fiori e foulard al collo e nei gitani in roulotte con la chitarra in mano. Qui siamo lontani dalla raffinata eleganza, tutto si svolge in base ai ritmi implacabili del ciclo naturale, dall’allevamento dei bovini alla coltivazione del riso, dalla raccolta del sale nelle saline alla pesca negli stagni.
Aprile 2014
ALPES-DE-HAUTE-PROVENCE:Avignone, Remoulins: Pont du Gard, abbazia di Montmajour Arlè
Camargue:Aigues Mortes, plage de l'Espiguette, Saint Marie de la Mer, Salin de Giraud, plage du Piemanson e Bac de Barcarin