Sulle orme della Grande Guerra
La Grande Guerra coinvolse attivamente il Regno d'Italia per 1250 giorni, dal 24/05/1915 al 04/11/1918. In questo lungo periodo la parte nord-orientale del
paese, dai passi alpini tra Lombardia ed Alto Adige fino al Carso isontino, si trasformò in un gigantesco campo di battaglia con al centro il Veneto: qui il conflitto fu sempre presente e gran
parte delle sue terre furono lo scenario delle più grandi battaglie tra l'esercito italiano e quello austro-ungarico.
Ancora oggi sono numerose le tracce ed i resti della Grande Guerra, dalle Dolomiti e il Cadore fino alla foce del Piave passando per il massiccio del Monte
Grappa e l'Altopiano di Asiago. In quelli che una volta furono i campi di battaglia, ancora oggi si possono vedere con i propri occhi trincee, costruzioni militari, crateri scavati da granate o
gigantesche mine. Sulle vette delle montagne ci sono ancora i resti degli osservatori e dei forti militari che si opposero a quelli austro-ungarici dislocati nelle odierne province del Trentino e
dell'Alto Adige mentre gli ossari e i sacrari sparsi su tutto il territorio mantengono vivo il ricordo di chi morì durante quei tre anni e mezzo.
Visitare gli itinerari e i luoghi della Grande Guerra è un ottimo modo per scoprire il Veneto e tutte le sue bellezze, alcune dichiarate Patrimonio Mondiale
dell'Unesco. Nel corso della prima guerra mondiale il Grappa balzò alla ribalta della storia, meritandosi, per il ruolo di primo piano svolto nelle fasi decisive della guerra,
l'appellativo di "monte sacro alla Patria". Alla fine del conflitto il Grappa fu un immenso cimitero: ben 23.000 sono stati i morti, decine di migliaia i feriti da ambo le
parti.
I resti di quella che fu la grande quarta armata sono ora tumulati nel sacrario monumentale eretto sulla cima della montagna. Alla sommità sorge il piccolo
artistico sacello, santuario della Madonnina del Grappa.
Dal piazzale del tempio si snoda la suggestiva Via Eroica, che corre per 250 metri circa, fino al Portale di Roma, tra due file di cippi in pietra che
portano scolpiti a grandi lettere i nomi delle località legate ai più famosi fatti d'arme delle storiche battaglie del Grappa.
Dal piazzale antistante l'ossario si interna nelle viscere del monte la Galleria Vittorio Emanuele III°, un'estesissima opera di fortificazione sotterranea i
cui numerosi condotti laterali portano alle caverne dov'erano piazzati i cannoni, le mitragliatrici, i riflettori. Accanto all'entrata, la casermetta Milano, ora museo storico con annessa sala di
proiezione di documentari cinematografici dell'epoca. Chi voglia rivivere la guerra sul Grappa, dopo la visita al complesso monumentale della Cima, potrà continuare il suo itinerario attraverso i
musei di Campo Solagna e di San Giovanni. Un'altro scenario della più grande battaglia sul fronte italiano è l'Altopiano di Asiago,con il suo sacrario militare "Laiten". Infine le vette delle
Dolomiti, contese dalle truppe italiane ed austro-ungariche, offrono scenari naturali mozzafiato; dalla pianura veneta dove scorre il Piave si possono facilmente raggiungere città ricche d'arte e
storia e le dolci colline trevigiane...dove nasce il prosecco.
Novembre 2011
Cittadella, Bassano del Grappa, Marostica e Asiago